Yoga Blog

Yoga & Schiena

Come la disciplina Yoga aiuta a prevenire e migliorare il mal di schiena

Quando abbiamo dolore lombare, non pensiamo che il problema sia l’eccessiva contrazione del muscolo ileo psoas, parte chiave del nostro corpo. Attraverso le Asana Yoga è possibile rilassarlo e riportare benessere a tutto il corpo. Il muscolo in questione l’ileo psoas, è costituito da due muscoli: il muscolo iliaco ed il muscolo psoas. Il muscolo iliaco parte dalla regione anteriore del bacino e si inserisce sul femore. Il muscolo psoas parte dalla regione anteriore della colonna lombare e si unisce all’iliaco. Le funzioni di questo muscolo sono molteplici, come correre, camminare, è il muscolo flessore piu’ forte delle nostre anche.

Il muscolo ileo psosa è anche chiamato muscolo dell’anima, muscolo di sopravvivenza, legato a due possibilità combattere o scappare, nei momenti di forte stress, il nostro cervello, il nostro corpo contrae questo muscolo, questo avviene naturalmente, affinche’ il nostro corpo sia pronto ad affrontare l’ostacolo oppure a scappare dal problema, le emozione sotto forma di ormoni rimangono bloccate nel muscolo ileo psosa portando l’aumento della contrattura se siamo in una condizione di forte stress emotivo, attraverso la disciplina Yoga possiamo allungare questo muscolo, ileo psosa, liberandolo dall’eccessiva tensione, questo significa anche liberare vecchie emozioni, eliminare lo stress dal nostro corpo.

Attraverso queste semplici Asana Yoga, andremo a rilassare il muscolo ileo psosa, ogni posizione verrà mantenuta il tempo di alcuni respiri lenti e fluidi, affinche il corpo possa trarne beneficio.

Rimani in posizione, spingendo il bacino in avanti verso il basso, mentre il petto si apre verso l’alto. Respirazione lenta e profonda.
Mantenere il ginocchio piegato in linea con la caviglia dove il piede è ben radicato a terra, afferrare poi il piede opposto con la stessa mano della gamba e percepire l’allungamento del muscolo ileo psoas.
Fare attenzione al ginocchio che rimarra’ sempre in linea con la caviglia, portare le mani sui fianchi, se possibile provare a portare le mani a terra allungando bene la gamba dietro. Restare il tempo necessario, per ascoltare il proprio corpo.


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