Cosa sono i Chakra
Muladhara
Il primo chakra è il centro energetico della nostra radice, è il collegamento diretto con la Terra, la Madre Muladhara è posizionato tra i genitali e l’ano, nella pratica di Hatha Yoga spesso, viene usata la posizione dell’albero per risvegliare e rafforzare l’energia di questo chakra, questo perchè la struttura energetica del nostro corpo viene associata a un albero, la base Muladhara dove si trova il primo chakra, ospita le radici, la nostra spina dorsale è il tronco e il settimo chakra è la chioma. Muladhara la radice ci collega alla terra, il nostro piano materiale, la chioma il nostro settimo chakra Sahasrara sulla sommità della testa ci collega al divino, il mondo spirituale.
Corrispondenze del primo chakra
Colore: rosso/nero: il colore del primo chakra è il rosso. E’ il colore dalla frequenza più bassa, proprio come il primo chakra. La vibrazione è vicina a quella materiale. Il rosso rappresenta il colore dell’istinto, della sopravvivenza, della passione. Ma anche della distruzione. Alcune volte c’è bisogno di distruggere per far si che nuove fasi della vita possano venir fuori.
Elemento: l’elemento collegato al primo chakra è la terra. Le nostre radici energetiche vanno a fondersi in lei. Molto utile infatti l’esercizio del radicamento per scaricare a terra le nostre energie negative. La terra le convertirà!
Simbolo geometrico: rappresenta la delimitazione, ciò che è solido. E’ anche il simbolo della terra. Questo è il simbolo della manifestazione universale, dell’unione dei quattro elementi materiali.
Parti del corpo: colonna vertebrale, reni, vescica, gambe, piedi e parte finale dell’intestino.
Senso: olfatto
Ghiandola: ghiandola surrenale
Loto: il loto dai quattro petali. Secondo la filosofia induista questo fiore rappresenta la fertilità, la spiritualità. E’ un fiore che nasce dal fango e ne esce puro, incontaminato. Nel primo chakra troviamo la prima fase della sua uscita da questa sostanza fangosa.
Numero: il numero collegato al primo chakra è il quattro. Rappresenta le quattro stagioni, le quattro direzioni, i quattro elementi, i quattro venti. Molte cose in natura sono “quattro”.
Pietre collegate: quelle rosse e nere
Pianeta: Mercurio
Divinità: Dakini, la custode della realtà materiale e fisica
Mantra: LAM
Svadhisthana
Il secondo chakra è Svadhisthana simboleggia l’armonia, la creatività e la sessualità intesa come desiderio, passione, è anche simbolo di equilibrio e vitalità, si trova poco sopra il pube, vicino l’osso sacro. Nella pratica di Hatha Yoga le asana come Virabhadrasana 2 (posizione del guerriero) hanno lo scopo di stimolare il secondo chakra che governa, le emozioni, la gioia, l’entusiasmo e la sensualità . Quando il secondo chakra è bloccato, ad esempio da un trauma emotivo o da uno stress cronico, non siamo in grado di connetterci con le nostre passioni. Tendiamo a voler controllare ogni aspetto della nostra vita, ci manca l’entusiasmo e potremmo non essere in grado di connetterci intimamente o ritrovare un po’ di amor proprio. Fisicamente, il corpo può manifestare queste emozioni incatenate attraverso un dolore lombare inspiegabile, disfunzione degli organi sessuali e problemi riproduttivi.
Corrispondenze del secondo chakra
Posizione: poco sopra il pube, vicino l’osso sacro
Elemento: l’elemento associato è l’acqua. Simbolo di purezza, fertilità e fonte della vita. E’ anche il liquido amniotico nel quale resta il bambino durante i nove mesi di gravidanza. E’ il fluido che trasporta idee ed è associato quindi alla creatività.
Simbolo geometrico: Cerchio
Parti del corpo: Le parti del corpo collegate sono l’apparato urinario e le gonadi.
Senso: Gusto
Profumo: Arancio e sandalo
Ghiandola: Gonadi
Loto: ogni chakra è simboleggiato da un fiore di loto. Quello di Svadhisthana ha sei petali ed è racchiuso in un cerchio. E’ il numero che simboleggia la manifestazione, racchiude il ciclo di nascita, morte e rinascita, proprio come il cerchio che è il simbolo della creazione in ogni forma.
Numero: sei
Pietre collegate: quelle arancioni, in particolare l’opale e l’ambra
Mantra: VAM
Funzione: procreazione, desiderio.
Manipura
Il terzo chakra Manipura è associato al potere personale, alla fiducia in noi stessi e in generale tutto ciò che ha a che fare con l’ego e la realizzazione dei propri obiettivi, si trova tra lo sterno e l’ombelico ovvero nel plesso solare, il suo colore è il giallo.
Manipura governa la nostra capacità di rapportarci con gli altri, è l’intuito, ci aiuta ad affrontare una situazione difficile. Praticando Agnisāra Kriyā si accende il fuoco del Manipura Chakra che dona vitalità ed energia. La parola “agni” significa “fuoco”, la parola “sara”, significa “essenza”, e “kriya” significa “azione”. Il processo digestivo viene associato all’essenza o natura del fuoco. Se gli organi addominali non funzionano correttamente, il fuoco digestivo cova e ha bisogno di essere alimentato o soffiato per aumentare il suo potere. Agnisara kriya fa proprio questo, oltre a purificare il sistema digestivo e gli organi associati, permettendo l’assimilazione ottimale del cibo ingerito. Questo asana dovrebbe sempre e solo essere praticato a stomaco vuoto, e quindi il momento migliore è al mattino prima di fare colazione. Si pratica sedendo in ginocchio, con gli alluci che si toccano. Inspirate profondamente, espirando si svuotano i polmoni per quanto possibile. Inclinatevi leggermente in avanti, raddrizzando i gomiti, spingete verso il basso le ginocchia con le mani, lo scopo adesso è quello di contrarre ed espandere rapidamente i muscoli addominali, finchè è possibile. Tornare poi con la testa in linea con la colonna verticale, inspirare ed espirare lentamente, lasciando che il respiro torni lento e fluido prima di iniziare un nuovo ciclo.
Corrispondenze del terzo chakra
Posizione: tra lo sterno e l’ombelico
Colore: il colore è il giallo è simbolo della luce, dell’energia e dell’intelletto. L’elemento fuoco, simboleggia la forza e trasformazione.
Simbolo geometrico: triangolo rovesciato, raffigura la terra e il numero tre.
Organi collegati: stomaco, il fegato, la milza, l’intestino tenue, la cistifellea, ma anche i denti e le unghie.
Loto/numero: 10 petali. Il numero 10 è simbolo di perfezione.
Senso: olfatto
Pietre collegate: il quarzo citrino, l’agata gialla, il berillo dorato, il calcedonio giallo, l’occhio di tigre, la pirite, la calcite gialla e il topazio giallo.
Mantra: Io posso.
Anahata
Il quarto chakra Anahata detto anche chakra del Cuore, si trova nel centro del petto, lo chakra del Cuore è il centro dell’intero sistema, sia per la sua posizione sia per la sua funzione fisica e spirituale. Anahata è connesso ai nostri sentimenti più puri e disinteressati, come l’altruismo, l’umiltà, la fiducia, la compassione ed il perdono. Attraverso un semplice esercizio di respirazione, facilmente praticabile da tutti, possiamo mantenete attivo il nostro chakra Anahata. Inspirando con il naso, mentalmente conto 1.2.3 espirando sempre con il naso raddoppio il conteggio, ovvero espirando conto 1.2.3.4.5.6, lascio che il respiro di espanda in ogni parte del mio corpo e lo percepisco sotto i palmi delle mani, che saranno appoggiate sopra la pancia, vicino all’ombelico, sento come l’addome si espande, si rilassa, respiro dopo respiro, percepisco la calma e l’equilibrio che si forma tra corpo mente e respiro. Terminata la respirazione, rimango in ascolto, alimentando i sentimenti di gioia e amore.
Corrispondenze del quarto chakra
Posizione: Al centro del petto
Funzione: Amore, umiltà, compassione, generosità, apertura al prossimo
Colore: Verde
Elemento: Aria
Senso: Tatto
Cristalli e pietre: Tutte le pietre verdi, in particolare Tormalina e Avventurina
Mantra: Yam
Nota: Fa
Vishuddha
Vishuddha è il nostro quinto chakra, anche conosciuto come chakra della gola, in Sanscrito Vishuddha e significa “puro”. Lo chakra della gola, quando è aperto e funzionante, ci permette di avere la capacità di comunicare bene ma anche di ascoltare veramente gli altri e noi stessi. Interessa la gola, le corde vocali, la trachea, il naso, ma anche le ghiandole endocrine della tiroide e le orecchie. Vishuddha è il chakra della creatività, della capacità di esprimersi in modo sincero, comanda le nostre relazioni sociali. Per mantenere un buon equilibrio e una buona funzionalità di questo chakra si possono praticare i 5 Tibetani. Anche attraverso una semplice respirazione, praticata ogni giorno per almeno 10 minuti è possibile riequilibrare lo chakra della gola, inspirando profondamente dal naso ed espirando dalla bocca si massaggiano le corde vocali, una respirazione che calma anche la mente.
Corrispondenze del quinto chakra
Colore: il colore del quinto chakra è l’azzurro. Simboleggia la comunicazione creativa. Rappresenta gli ideali, la lealtà e i rapporti diplomatici. Armonia verso l’ambiente e le persone.
Elemento: l’elemento è l’etere. La quintessenza, la parte più pura dello spazio. E’ la sostanza rarefatta che riempie l’universo.
Parti del corpo: si trova sulla gola, interessa le corde vocali, il naso, trachea, la tiroide e le orecchie.
Loto: E’ un loto dai sedici petali azzurri, talvolta all’interno le sedici vocali dell’alfabeto sanscrito, colorate di vermiglio. Dentro un triangolo capovolto.
Mantra: Ham
Senso: udito
Ghiandola: tiroide
Pianeta: Mercurio
Ajna
Ajna chakra conosciuto come chakra del terzo occhio, è il nostro sesto chakra, si trova al centro della fronte, governa gli occhi, l’ipofisi, il sistema ormonale ed il sistema nervoso centrale, composto da cervello e midollo spinale. Ajna in Sancrito significa ‘’percepire’’ o ‘’intuire’’ dal centro di Ajna arrivano le nostre idee, i presagi e l’intuito. Per aiutare ad equilibrare il sesto chakra possiamo praticare la respirazione Shambhavi Mudra o Mudra di Shiva, attraverso questa semplice respirazione il nostro terzo occhio si rilasserà, dissolvendo i pensieri inutili. Si pratica trovando una posizione comoda da seduti, con la schiena allungata verso l’alto, il collo in linea con la testa, il mento leggermente verso la gola, le spalle lontane dalle orecchie, occhi chiusi, ma che guardano in alto verso l’occhio della mente, Ajna chakra, mantieni l’attenzione ferma e porta il tuo respiro lento e controllato ad alimentare la luce nella tua mente. Quando il nostro terzo occhio funziona bene siamo in grado di percepire con chiarezza il “qui ed ora” senza alcuna distorsione e capaci di elaborare idee, opinioni, discussioni e giudizi con spirito critico e razionale.
Corrispondenze del sesto chakra
Posizione: Al centro della fronte, tra le sopracciglia
Funzione: Intuizione, immaginazione, lungimiranza
Colore: Viola o indaco
Elemento: Luce
Senso: Sesto senso
Mantra: Aum
Nota: La
Animale: La simbologia non prevede un animale rappresentativo per questo chakra
Sahasrara
Il settimochakra Sahasrara o chakra della corona, chakra dai mille petali, si trova all’estrema sommità della nostra testa. Sahasrara chakra non governa nessun organo, ma trovandosi al vertice dei nostri centri energetici è responsabile del corretto funzionamento della corteccia cerebrale e della ghiandola pineale, oltre che delle nostre più alte forme di pensiero, quali la trascendenza, la conoscenza e la spiritualità. Attraverso alcuni esercizi di Hatha Yoga è possibile equilibrare Sahasrara chakra, siediti in posizione del fulmine vajrasana (ovvero appoggiando le tue cosce sui talloni) e poi, inspirando, alza le braccia sopra la testa. Espirando, piegati in avanti fino a quando la parte superiore del corpo appoggerà sulle cosce e la testa sul pavimento e rimani alcuni respiri lenti e regolari. Dalla posizione del fulmine, appoggia le mani e la testa saldamente sul pavimento di fronte a te. Stendi le dita dei piedi, appoggiali a terra e raddrizza le gambe in modo che il peso sia distribuito su testa, mani e dei piedi. Una volta trovato il tuo equilibrio in questa posizione poi portare braccia e mani dietro la schiena per completare la posa, rimani il tempo che il corpo ti richiede, minimo due / tre respiri. Torna poi con le ginocchia a terra, porta in alto le braccia, sopra la testa e guardando le tue mani rimani per alcuni respiri lenti e regolari. Torna poi seduto in una posizione comoda se possibile nella posizione completa del Loto e porta la tua mano destra sopra lo chakra Sahasrara e la mano sinistra sopra lo chakra Manipura, ripeti il mantra ‘’OM’’ per 27 volte, ogni volta che pronunci ‘’Om’’ visualizzare la tua energia che passa tra i due chakra come attraverso un tubo. Dalla cima della tua testa viene irradiata una luce brillante. Con ogni inspirazione il tubo si espande e con ogni espirazione la tua coscienza viene elevata verso l’alto. Chiudi le orecchie con i pollici e poggia le mani sulle ginocchia o le cosce. Contempla il suono interiore che si dissolve in una luce pura, bianca splendente, che contiene tutti i colori, percepisci l’energia del settimo chakra che brilla e ti avvolge come l’energia del sole, canta il mantra Om Shanti Shanti Shanti per completare la pratica.
Corrispondenze del settimo chakra
Posizione: sommita’ della testa
Funzione: consapevolezza universale
Colore: viola e bianco
Elemento: metallo
Mantra: Om
Nota: Si
Animale: nessuno
Yoga e Chakra Anodea Judith |
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